Il proprietario di un bar è in pieno inventario e scopre il suo barman in procinto di farsi piacere nella sala deserta, col jeans abbassato ed il cazzo duro. Gli passa un sapone ma si capisce subito che è più disturbato che contrariato e che rapidamente abdicherà la sua autorità per pompare voracemente il grande dardo del suo dipendente. Ecco un proprietario che ama essere in ginocchio davanti ad un bel cazzo da pompare; non si fa pregare due volte e masturba, succhia ed pompa come una piccola troia. Quindi si mette in posizione ed offre il suo culo alla lingua indagatrice del barman che gli lecca il culo con molto piacere. Dopo aver dilatato la piccola stella del capo con la bocca e le dita, ci infila il suo grande cazzo e lo fotte senza troppi complimenti, tenendo bene il suo boss per le anche. Gli rompe il culo generosamente facendolo godere di piacere. Questa volta, può dirlo senza timore, il suo capo è un vero inculato !
Mentre pranzano un po' più tardi che il resto del gruppo, due colleghi di lavoro omosessuali sono riusciti a sincronizzare il loro desiderio. Gioco pericoloso questo buffet sul lavoro, apparentemente innocente ! Cominciano con un bacio infiammato, i nostri due amichetti si spogliano poco a poco proprio sul tavolo del piccolo bar. Le cose si fanno sempre più hot. I due ragazzi sono molto perversi ed in seguito, una volta nudi, attraverso una leccata di ano, lubrificano il loro foro per una sodomia profonda e selvaggia. Una buona eiaculazione, e si riparte per alcune ore di lavoro...
Meglio di una backroom in un club gay, più intima e gratis : lo squat a orgie. Giulio ha invitato 5 amici nel suo posticino di fortuna, non per rifare il mondo con dei bei discorsi ma per rifarsi il culo con grandi colpi di cazzo. Sono rapidamente tutti nudi ed iniziano a farsi del piacere, si accarezzano, si succhiano. Due a due, quindi tre a tre poiché il numero di combinazioni possibili è molto più simpatico, un cazzo in bocca, un altro tra le natiche. Ma si può fare ancora di meglio, si dice Giulio, e finalmente i sei ragazzi decidono di mescolarsi tutti insieme, in un groviglio di cazzi duri, di bocche golose e di piccoli fori sfondati. Questo mix di piacere lubrico finalmente si completerà su una sborrata collettiva di sperma caldo. E siccome è uno squat, non occorre nemmeno pulire !
Giulio e Giorgio hanno trovato il posto ideale per farsi delle coccole al riparo dagli occhi indiscreti della città : la stanza della caldaia. È in questo posto un po' sordido ma che si presta bene agli incontri furtivi, che i nostri due amici si faranno del bene. Rapidamente, i due sono nudi ed iniziano a succhiarsi reciprocamente. I soli mobili della stanza sono una vecchia tavola abbandonata ma basta per distendersi e farsi reciprocamente un bel 69. Quindi Giulio mette Giorgio sulla tavola e, dopo averlo preparato con la sua lingua calda ed umida, lo incula profondamente, inserendo il suo cazzo tra le sue natiche fino ai testicoli. Giorgio è in estasi ma fortunatamente le sue grida sono coperte dal rumore della caldaia. Quindi a sua volta, Giulio si gira ed offre il suo culo a Giorgio per farselo sfondare. Giorgio naturalmente non si priva di questo piacere e lo scopa con grandi colpi di reni, limando cosi' la sua caldaia personale. Quant'è bello occuparsi della manutenzione !
Giacomo, il nostro porcellino ben noto a tutti, ha invitato due amici ad aiutarlo a togliere la carta da pareti della sua stanza. La stanza sarà luogo di lavoro intenso ma su un altro piano, infatti i tre senza troppo pensarci iniziano a baciarsi e toccarsi contro il muro. Queste effusioni non scollano la carta dai muri ma fa gonfiare i cazzi che escono rapidamente dagli slip per finire ad uno o a due nella bocca di un terzo. Sono super hot e vogliono utilizzare il loro trapano per effettuare delle penetrazioni a percussione con le batterie piene e ciascuno a suo turno quindi penetra i piccoli fori che si allargano con la saliva come liquido di raffreddamento. Raffreddamento non è del resto la parola giusta, infatti alla fine vediamo le loro spruzzate di sperma bollente che i nostri tre lavoratori della domenica fanno scaturire dalle loro grandi mazze. La carta da pareti è sempre attaccata al muro, ma non potranno dire di non aver fatto un cazzo durante la giornata !
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